Chi siamo

I fratelli Andrea e Paolo Camerini suonano insieme da sempre. Cofondatori del progetto psycho-rock Cyclone alla fine degli anni 80, nei primi anni 90 danno vita alle Nuove Tribù Zulu, gruppo pioniere dell’incontro tra culture, iniziando a sperimentare e a mescolare rock, jazz, pop, punk, ska, gypsy, tarante e sonorità world. La musica delle NTZ è contaminazione musicale e viaggio nomade.

Nel 2005 creano il side-project Il Sogno, con l’idea di una dimensione poetico sonora minimale dove le regole vengono eluse ed in cui tutto è possibile, per lasciare spazio a nuove forme creative sonore.

Nel 2007 nasce in India NOW, Nomadic Orchestra of the World: un incontro affascinante con i musicisti delle tribù nomadi del Rajasthan che porta il gruppo in tour in Italia e in India nel 2009 e 2010 e alla pubblicazione di due album che segnano il ponte artistico musicale tra Occidente e Oriente. NOW riceve il Premio Suoni di Confine indetto da Amnesty International per la migliore attività live di integrazione culturale, nell’ambito del MEI, meeting delle etichette indipendenti che si svolge a Faenza.

Andrea Camerini – voce, flauto, harmonium, loop

Paolo Camerini – Contrabbasso, basso elettrico, loop

 

“L’idea alla base del progetto “Il Sogno” è quella di far uscire la poesia dai circoli intellettuali in cui spesso è rinchiusa e potenziarla attraverso la musica, il canto, la forza vibrazionale del suono. Musicalmente parlando, il gruppo ha sentito la necessità di rompere gli schemi e la struttura della canzone concedendosi una maggiore libertà per l’improvvisazione, rendendo così unica ogni performance. Ogni poeta scelto per il viaggio del primo album, è un tassello fondamentale della narrazione e l’obiettivo nella selezione dei testi, è stato quello di cercare di creare un’entità narrante che unisse i fili e desse la sensazione all’ascoltatore di seguire la storia, i pensieri e le riflessioni di una sola voce. 

In realtà crediamo nel pensiero vivente che l’arte può produrre, un pensiero che può muovere coscienze e produrre azioni nel tempo e negli individui di differenti generazioni. Il poeta è l’immortale dei nostri tempi. Il nome “Il Sogno” l’abbiamo scelto, perché crediamo nella realtà onirica, nei simboli e nei miti che vi si manifestano, simboli e archetipi che vivono dentro noi tutti. La realtà del sogno è vera quanto quella del quotidiano nell’attività di veglia, dove i contenuti notturni dell’inconscio dovrebbero essere compresi, interpretati e portati alla coscienza. Dovremmo costruire un ponte tra il “Dio dentro” se mi è consentito questo termine, e la mente che impazza come una scimmia durante le nostre attività quotidiane. E’ un lavoro duro, ma affascinante, il maestro e poeta indiano Sri Aurobindo parlava di lavorare sul silenzio interiore per riuscire a contattare la nostra vera Realtà fisica e spirituale; gli psicologi Jung e Hilmann hanno ricercato e scritto abbondantemente riguardo all’anima e al contenuto dei sogni. Sicuramente, per quanto ci riguarda, i dieci anni di scuola acquariana vissuti dal 1996 al 2006, presso il Centro Età dell’Acquario Monteluce, fondato e diretto da Cesare De Bartolomei in Umbria e i numerosi viaggi verso l’India, hanno forgiato e ispirato la nostra ricerca creativa”.

(Andrea Camerini – intervista per il concerto con Il Sogno del 16 Maggio 2009, al Rialto Sant’Ambrogio a Roma).